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Photocamera 35

Wall Street Photo

Pentax

CENNI STORICI DEL MARCHIO ASAHI-PENTAX

 

La Pentax (da PENTAprism refleX) è una delle più antiche e prestigiose aziende nel mercato della fotografia e dell'ottica. La casa fu fondata nel1919 da Kumao Kajiwara a Tokyo.

Oggi appartiene alla Ricoh, che l'ha acquisita nel 2011 dalla Hoya Corporation. Oltre alle fotocamere, producebinocoli, lenti e diversi strumenti ottici. Nel 2004 la Pentax Corporation aveva circa 1.600 dipendenti.Pentax può essere considerata l'azienda che ha maggiormente contribuito allo sviluppo delle fotocamere reflex: a lei si devono infatti innovazioni quali lo specchio a ritorno istantaneo, la misurazione esposimetrica spot, l'esposimetro TTL, l'esposizione automatica a priorità dei diaframmi, la reflex autofocus, il trattamento antiriflesso multistrato.

La Asahi Kogaku Goshi Kaisha’ venne fondata nel novembre del 1919 da Kumao Kajiwara a Toshima (sobborgo di Tokyo) per la produzione di lenti da occhiali. Nel 1922 iniziava la produzione di ottiche per il cinema e solo nel 1932 con una fornitura di ottiche per la Molta Company Ltd (oggi Minolta) iniziava ad affacciarsi nel mercato della fotografia. Nel 1938 divenne la Asahi Optical Company Limited e proseguì la propria attività con forniture di ottiche per le forze armate nipponiche.

Con la fine della seconda guerra mondiale il presidente Saburo Matsumoto sull'onda dei successi delle altre case del Sol Levante (Nikon, Canon) decise di avviare un progetto per la produzione di una prima fotocamera alla Asahi Optical. I progettisti basarono il primo prototipo sulla Praktiflex, che pronto nel 1951 venne introdotto l'anno seguente nel mercato con il nome di ‘Asahiflex'. La macchina utilizzava ottiche denominateTakumar in omaggio a Takuma Kajiwara, parente del fondatore, dotate di un innesto a vite M37x1.

Fu così che la Asahiflex divenne la prima reflex monobiettivo 35mm giapponese.Nel 1953 vedeva la luce la nuova serie di Asahiflex la "II", inoltre veniva aggiornata la linea di ottiche Takumar: la reflex Asahi riusciva a sfondare ed affermarsi come marca di successo.

Nel 1954 la Asahiflex IIB introduceva lo specchio a ritorno istantaneo; il meccanismo, basato su levismi, è stato da allora utilizzato da tutti i concorrenti. Nel 1957 un altro successo commerciale avveniva con l'introduzione del pentaprisma ottico che forniva nel mirino una immagine a lati non invertiti, rendendo l'inquadratura semplice e naturale come quella delle macchine a mirino galileiano: nasceva così la marca Pentax (da PENTAprism refleX); questo modello introduceva anche la leva di carica rapida sul lato superiore destro ed i microprismi sul vetrino di messa a fuoco e può essere definita la prima SLR "moderna", nel senso che presentava le caratteristiche che da allora in poi si sono ritrovate su tutte le fotocamere di questo tipo. Il nuovo modello aveva l'attacco degli obiettivi a vite M42x1, già utilizzato sulle fotocamere Contax e Pentacon, che diventerà uno standard.

Nel 1960 veniva presentato il prototipo di una fotocamera SLR con un esposimetro che misurava la luce direttamente dall'obiettivo, la misurazione avveniva su area ristretta (spot), da qui il nome "Spot-Matic" del prototipo. L'esposimetro TTL (Through-the-lens, con il quale la misurazione della luce avviene attraverso l'obiettivo), con misurazione media sul campo inquadrato, avrebbe equipaggiato la celebre Spotmatic che fu commercializzata nel 1964 (nel frattempo - nel 1963 - la concorrente Tokyo Kogaku aveva iniziato la produzione della Topcon RE Super, dotata anch'essa di esposimetro TTL che fu così la prima reflex TTL commercializzata).

Nel 1966 vennero presentati due prototipi dotati di otturatore elettronico ed esposizione automatica: la Memorica, a priorità dei tempi e la Metalica, a priorità dei diaframmi. Solo quest'ultima fu sviluppata e dette luogo alla Electro Spotmatic (Asahi Pentax ES), la prima reflex con automatismo a priorità dei diaframmi, commercializzata nel 1971, anno in cui fu lanciata la gamma degli obiettivi "SMC Takumar", i primi obiettivi commerciali dotati di trattamento antiriflessi multistrato, frutto della collaborazione con l'azienda tedesca Carl Zeiss. Il 1969 vedeva l'introduzione della Pentax 6x7 prima fotocamera di medio formato della Asahi.

Il 1975 vide l'introduzione di un nuovo attacco, detto a baionetta K sulle nuove camere chiamate "KM", "KX" e "K2" in sostituzione dell'attacco a vite M42x1 fino ad allora utilizzato.Nel 1976 è introdotta la reflex K1000, economica e robusta, ereditava dalle precedenti macchina della serie K la struttura massiccia del corpo, la meccanica di precisione, ad un prezzo contenuto. Uno strumento essenziale, del tutto manuale, affidabile ed economico, resterà uno dei grandi successi del marchio, in produzione per gli anni a venire, costituendo una icona della fotografia. In quello stesso anno Pentax intraprende quella che sarà la costante tendenza alla miniaturizzazione di Pentax, che all'esordio portò alla commercializzazione della serie "M", per "miniature", distinta inizialmente in "MX" (totalmente meccanica e di indirizzo professionale) e "ME" (elettronica e per un uso più amatoriale e istintivo).

La MX riscosse un notevole successo come modello professionale di dimensioni ridotte e peso contenuto, grazie alla accoppiata con i compatti obiettivi M (da segnalare il contenutissimo 40 mm 2.8 dallo spessore di poco oltre il centimetro).

Nel 1978 un'altra novità fu la presentazione del sistema Auto 110, progettato intorno all'allora diffusa cartuccia 110. Questa minuscola reflex, insieme alla successiva Auto 110 Super, resta l'unica fotocamera 110 con obiettivi completamente intercambiabili.Nel 1980, ricorrenza dei 60 anni di Asahi, Pentax introduce un modello altamente professionale, LX.

L'indirizzo spiccatamente professionale emergeva, oltre che da una accentuata cura costruttiva (guarnizioni antipolvere, antiumidità e antispruzzo), dalla dotazione di una serie completa di accessori professionali per ogni esigenza specifica, tra cui mirini intercambiabili. Utilizzabile sia in modalità totalmente manuale che con la priorità di diaframmi, e dotata di un rivoluzionario sistema esposimetrico sul piano pellicola, di un otturatore in titanio e lettura TTL anche durante l'esposizione (sistema PENTAX IDM: Integrated Direct Metering). Caratteristica notevole del sistema esposimetrico della LX era la capacità di lavorare anche a livelli di luce bassissimi (fino a -6,5EV, un traguardo ancora oggi insuperato). Questa eccezionale sensibilità, unita ad un otturatore capace di arrivare in automatico a parecchi minuti di esposizione, aprì nuove opportunità fotografiche nelle riprese a luce ambiente e nella tecnica di illuminazione "open flash".

La Pentax puntò con questo modello ad affermarsi anche nel settore professionale più avanzato, dopo il successo della MX in quel senso, ampliandone caratteristiche e accessori. Insieme alla LX venne presentata la prima serie di obiettivi "Star", che grazie all'impiego di speciali vetri ED e/o lenti asferiche garantiva elevata luminosità e prestazioni al massimo livello, per confrontarsi alla pari coi massimi nomi dell'ottica mondiale e dotare la LX di un parco ottiche adeguato alla sua destinazione professionale.

Con questo modello la reputazione di PENTAX, in termini di innovazione tecnologica, raggiunse l'apice.Nel 1981 venne raggiunta la cifra record di 10 milioni di fotocamere prodotte dall'inizio dell'attività dell'azienda. La produzione proseguì con la famosa ME-SUPER (1982) vero cult degli anni '80. ME "Super" in quanto evolveva la precedente ME introducendo accanto alla priorità di diaframmi anche una modalità interamente manuale (con innovativi pulsanti per la selezione del tempo di scatto), la predisposizione per un motore, e indicazione dei tempi nel mirino mediante led come sulla MX.

Questo permise di ampliare la possibilità creative della ME e realizzare un modello intermedio tra amatoriale e professionale in grado di conquistare il mercato dei fotoamatori del tempo alla ricerca di prodotti più versatili ma a prezzi adeguati ad un uso non professionale.

La compattezza, le ampie possibilità di uso, e il costo contenuto senza alcun sacrificio in termini di qualità costruttiva, fecero della Me-Super un successo di mercato confermato anche negli anni a venire, rendendo accessibile a molti fotoamatori uno strumento prima ad appannaggio di pochi.Un ulteriore traguardo pionieristico della Pentax è raggiunto con la ME-F nel 1983, la prima fotocamera reflex autofocusprodotta al mondo.

Questa fotocamera disponeva di messa a fuoco TTL, il motore per la messa a fuoco era incorporato nell'obiettivo, così che si potevano montare le ottiche normali, con le quali si disponeva di un'indicazione di corretta messa a fuoco nel mirino. Nonostante la rivoluzionaria innovazione tecnologica, il mercato non rispose in maniera entusiastica alla messa a fuoco automatica, che restò una avanguardia isolata delle macchine successiva generazione. Nel 1983 avviene anche l'introduzione del modello Super A reflex 35mm equipaggiata con una nuova serie di obiettivi predisposti per la priorità dei tempi, identificati dalla lettera A in luogo della precedente M, e l'esposizione programmata. La Super A conquistò il titolo di "Fotocamera Europea dell'Anno" ponendosi come sviluppo in direzione elettronica e multifunzionale della precedente generazione.Nel 1984 fu introdotta la 645, reflex medio formato (6x4.5 cm) motorizzata, in cui vennero importate le tecnologie introdotte con la Super A anche nel medio formato. Intanto i tempi divennero maturi per la diffusione delle reflex autofocus sul mercato, e nel 1987 PENTAX introdusse la prima reflex della nuova serie SF con motore AF integrato nel corpo fotocamera: la SFX.

Questo modello si distingue anche per essere il primo ad incorporare un flash, un'altra soluzione tecnica PENTAX presto adottata da tutti i concorrenti. Per sfruttare il motore interno, sono introdotti i nuovi obiettivi autofocus, denominati serie F, appositamente progettati. Gli obiettivi includono un sistema elettronico ed un contatto per lo scambio di dati digitali con la fotocamera e la trasmissione meccanica della messa a fuoco gestita dalla fotocamera.Con la reflex semiprofessionale Z-1, nel 1991 nasce una nuova generazione di fotocamere e obiettivi PENTAX.

Questa fotocamera dal design più massiccio e morbido, si distingue per l'otturatore che arriva all'ottomillesimo di secondo e il sincro flash a 1/250. L'evoluzione dell'elettronica coinvolge anche il software, permettendo una molteplicità di programmi di scatto e di esposizione e un notevole ampliamento delle funzioni elettroniche nonché delle relative indicazioni nel mirino. I nuovi obiettivi serie FA presentano la novità del Power Zoom (zoomata motorizzata) e un'elettronica ancora più evoluta, che comunica alla fotocamera anche la distanza di messa a fuoco, permettendo l'evoluzione dei programmi di scatto. Questa informazione può essere utile anche per capire il tipo di situazione e quindi regolare meglio l'esposizione a luce ambiente, ma soprattutto per dosare il flash. La Z1 è l'ammiraglia della serie Z che ripartirà tra i modelli di fascia inferiore solo alcune delle potenzialità del modello di punta di indirizzo professionale. Nel 1995 PENTAX torna ai suoi concetti originali, con una serie di reflex AF più compatte ed intuitive, con un design classicheggiante, denominata MZ, ad indicare l'unione tra la filosofia della serie "Miniature" con le tecnologie della serie Z. Il primo modello è la MZ-5, da molti vista come una reinterpretazione moderna della Spotmatic o della MX. È la prima reflex autofocus utilizzabile senza consultare il manuale da parte di chiunque abbia usato una fotocamera classica. Spicca l'utilizzo di una ghiera dei tempi e della compensazione dell'esposizione, soluzione oramai abbandonata, per design e per contenimento dei costi, dalle ultime generazioni di fotocamere, spiccatamente elettroniche. Anche per la serie MZ vengono introdotte nuove ottiche zoom FA più leggere rispetto ai corrispettivi della serie F.Nel 1997 fu presentata la versione 645N, prima reflex medio formato autofocus. Sempre nel 1997, viene presentato il primo obiettivo della nuova serie di ottiche ultracompatte denominata Limited: un 43mm f/1,9 extrapiatto (pancake) che presenta la vera focale ideale, come perfetta diagonale del fotogramma 24x36mm. Questa serie, ultracompatta, offre anche una qualità costruttiva preclusa alle produzioni del tempo, orientate tutte alla comune e più economica plastica, e strizza l'occhio alle più professionali realizzazioni di ottiche di massimo livello. La qualità ottica è altrettanto elevata e ricercata..

 

 

fonte wikipedia:      https://it.wikipedia.org/wiki/Pentax

Sito web ufficiale:   http://www.ricoh-imaging.it/

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